pubblicità

Covid eVax, secondo vaccino italiano in via di sperimentazione

covid evax

Il dott. Paolo Ascierto, volto simbolo della lotta in prima linea al Covid-19, ha annunciato l’avvio della sperimentazione del vaccino Covid-eVax. Si tratta di un vaccino interamente italiano, prodotto dalla Takis di Castel Romano (Roma) e sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza.

Lo studio del vaccino era iniziato già da diversi mesi, ma aveva incontrato alcuni ostacoli.

Il percorso del secondo vaccino targato Italia è ripreso e sembra proseguire in modo spedito. È stato annunciato, infatti, l’inizio della Fase 1 della sperimentazione.

Questa fase di sperimentazione prevede la somministrazione del vaccino su un numero limitato di volontari tra i 18 e i 65 anni. La finalità è quella di studiare il dosaggio, la somministrazione – ovvero se sarà sufficiente una dose oppure sarà necessaria anche la seconda – e valutarne l’eventuale tossicità.

Coinvolti in questa prima fase sono l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli, l’ospedale San Gerardo di Monza e l’Istituto nazionale Malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. L’ospedale San Gerardo di Monza si avvarrà della collaborazione dell’Università di Milano-Bicocca. Queste due istituzioni si occuperanno del trattamento dei primi soggetti ai quali saranno somministrate le dosi di vaccino e verificheranno i risultati preliminari. L’Istituto Pascale di Napoli avrà un ruolo determinante nell’espansione del numero di soggetti che riceveranno le dosi. Lo Spallanzani di Roma si occuperà, invece, degli esami di laboratorio che documenteranno la risposta immunitaria. Questi risultati permetteranno di valutare la potenziale efficacia del vaccino Covid-eVax.

Covid-eVax, cosa potrebbe cambiare?

Si guarda con speranza alla sperimentazione di questo vaccino. Il vaccino Covid-eVax è, infatti, un vaccino a Dna. Per stimolare la reazione immunitaria utilizza un frammento di Dna che viene iniettato nel muscolo e promuove la produzione di una porzione specifica della proteina Spike. Questa è, infatti, la principale arma che il virus SarsCoV2 utilizza per entrare nelle cellule umane.

Si tratta di un vaccino che si basa su una tecnologia nuova rispetto a quella dei vaccini attualmente disponibili. I vaccini Moderna e Pfizer sono a m-RNA. Essi contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike. Diversamente, i vaccini AstraZeneca e Janssen sono dei vaccini a vettore virale. Il primo è composto da un particolare virus di scimpanzé incapace di replicarsi e modificato per veicolare l’informazione destinata a produrre la proteina Spike del virus SARS-CoV-2. Il secondo, invece, utilizza un particolare virus umano incapace di replicarsi, che codifica per la sequenza completa della proteina Spike.

La particolarità del vaccino Covid-eVax è che, a differenza degli altri vaccini disponibili, la molecola in esso contenuta non necessita di particolari temperature. Questo dovrebbe consentire di evitare la catena del freddo nella conservazione e nel trasporto.