FunFaroni, dal Commissario Rosario al successo sui social

Attivi sul web da meno di un anno, i FunFaroni hanno conquistato il territorio aurunco con la loro travolgente ironia.
FunFaroni è un progetto nato dalla voglia di assecondare la vena creativa di due fratelli, Armando e Francesco Iacobucci. Il loro obiettivo è portare sulla rete un nuovo modo di fare intrattenimento.

Il progetto nasce nel febbraio 2021, quando su Facebook viene pubblicato il primo episodio de Il Commissario Rosario, investigatore con tratti molto diversi da quelli ai quali siamo abituati.

 Ad oggi la serie conta sei episodi e si è interrotta per una pausa estiva dovuta ad impegni legati ad altre iniziative del gruppo. I fans del Commissario Rosario dovranno attendere veramente pochissimo. È stato lui stesso a confermarci che tornerà in autunno con nuovi episodi.

Ma quella del Commissario non è l’unica produzione dei FunFaroni. Si sono dedicati alla realizzazione di alcuni spot pubblicitari per le attività commerciali che hanno puntato sul loro talento. Insieme a Mario Pietosi e a Matteo Toraldo hanno dato vita a I Bannatissimi, realizzando una serie di episodi dissacranti molto apprezzati dai giovani.

Il segreto del successo dei FunFaroni

Un successo che ha sorpreso lo stesso Armando, che si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti in questi mesi di attività, ma pronto a lavorare ai numerosi progetti in cantiere. La presenza sui social network e la condivisione dei contenuti sono fondamentali, soprattutto per creare una consistente rete tra i giovani, i quali sono senz’altro il pubblico privilegiato dei video prodotti da FunFaroni.

Nonostante ciò, come spiega lo stesso Armando, i contenuti sono apprezzati anche dalle persone più adulte. Non è difficile crederlo vista la capacità dei FunFaroni di affrontare anche i temi più spinosi in modo simpatico e intelligente. E senza mai cadere in banali volgarità anche laddove sarebbe comprensibile per dei ragazzi così giovani.

Tutti gli ideatori e collaboratori hanno meno di 30 anni e contano di trasformare la loro passione per la recitazione in un lavoro. Una bella storia che conferma come i giovani possano costruire opportunità aggregazione, trasformandole poi in occasioni di crescita per il territorio.

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