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The Act: quando la realtà supera ogni immaginazione

Talvolta capita di venire a conoscenza di vicende incredibili, che sembrano appartenere più al mondo dell’invenzione che alla realtà. Questo è il caso della storia che racconta The Act, serie tv statunitense uscita su Hulu, e arrivata in Italia nel giugno del 2019 su Starz Play. Creata da Nick Antosca e Michelle Dean, The Act è una serie autoconclusiva divisa in otto episodi, tutti di un’ora circa.The Act racconta, con estrema fedeltà e cura dei particolari, la storia reale di Gypsy Rose e Dee Dee Blanchard.

Il primo episodio si apre con la scena dell’omicidio di Dee Dee. È il 14 giugno 2015, alcune vicine leggono sul profilo facebook delle due strani e inquietanti messaggi come “la stronza è morta”.  Preoccupati, decidono quindi di chiamare la polizia. Facendo irruzione nell’abitazione gli agenti trovano Dee Dee brutalmente assassinata nel suo letto con coltellate multiple, di Gypsy Rose nessuna traccia. La sedia a rotelle è in casa, quindi in un primo momento si pensa a un rapimento. La verità che si scoprirà lascerà nello sconcerto tutti.

Una madre modello

Dee Dee viene vista da tutti come una donna eccezionale, una madre modello. Questo perché sua figlia, Gypsy Rose, non è una ragazzina come tutte le altre. Sin dalla tenera età dimostra varie malattie come la distrofia muscolare, che la costringe a muoversi su una sedia a rotelle. Si ciba tramite un sondino, e deve fare particolare attenzione a tutto ciò che ingerisce a causa delle sue allergie, tra cui quella allo zucchero. Inoltre, nonostante sia una ragazza, Gipsy si comporta come una bambina sempre circondata da peluche, questo a causa di un significativo ritardo mentale. Dee Dee si annulla completamente, vive esclusivamente per sua figlia, che circonda di ogni tipo di attenzioni.  

Come se le sfortune non fossero già tante, le due perdono la loro casa e ogni sorta di documentazione medica a causa dell’uragano Katrina. Grazie al cielo arrivano altri aiuti, e nel 2008 Habitat for Humanity costruisce per Gypsy e Dee Dee una nuova casa, con ogni genere di comfort.

Dee Dee e Gypsy nella realtà (a sinistra) e nella serie (a destra)

La verità dietro le menzogne

The Act con un equilibrio lento e cadenzato, porta lo spettatore in quella che è la verità che si nasconde dietro la bella storia. Gypsy, durante il suo trasferimento nella nuova casa, fa amicizia con la figlia della sua vicina Lacey. Le due ragazze sono quasi coetanee, ma hanno due stili di vita ben diversi. Gypsy da adolescente quel è inizia a voler frequentare altri ragazzi, ma la madre glielo proibisce, rimarcando l’importanza e la bellezza del loro legame simbiotico. Questo legame però si basa su menzogne, e Gypsy lo scopre momento dopo momento.

Nonostante sia costretta dalla madre su una sedia a rotelle, Gypsy sa camminare perfettamente. Anche tutte le sue allergie sembrano essere invenzione della madre. Il suo ritardo mentale non è altro che una farsa. Il sondino non è necessario per farla mangiare, riesce a farlo perfettamente per via orale. Non sarebbe nemmeno necessario rasarle i capelli come una malata terminale, eppure Dee Dee lo fa. Lo fa perché è la madre quella realmente malata: soffre della sindrome di Münchausen per procura. Questo è un disturbo mentale in cui il genitore arreca danni fisici al figlio per farlo credere malato, e attirare quindi tutta l’attenzione e comprensione su di sé.

Dee Dee non accetta che Gypsy possa vivere senza di lei, e per questo mente anche sulla sua età anagrafica, facendola passare sempre per minorenne.  Nonostante la madre non l’accetti Gypsy però sta crescendo, e così anche i suoi interessi. La ragazza inizia a provare una certa attrazione per l’altro sesso, illusa dall’esistenza del principe azzurro. 

Grazie all’amica Lacey si iscrive ad un sito di incontri. Qui conosce Nicholas Godejohn, un ragazzo con evidenti problemi psichiatrici.  I due si credono innamorati e vogliono sposarsi per avere finalmente il loro “felici e contenti”, ma c’è un unico ostacolo: Dee Dee.

L’omicidio

Gypsy è stufa della sua vita di privazioni, vuole essere libera e c’è un unico modo per esserlo: uccidere Dee Dee.

Nicholas confessa a Gypsy di avere varie personalità, tra cui una violenta, Victor. È a questa che Gipsy si rivolge per organizzare l’omicidio della madre. Compra il coltello, prenota i biglietti del pullman per Nicholas e poi l’aspetta.

Senza alcuna pietà Nicholas, o meglio, Victor pugnala Dee Dee nel suo letto. I due poi scappano insieme finalmente liberi e felici. Questa felicità però dura poco: non solo Nicholas non è per niente come il principe azzurro che immaginava, ma soprattutto dopo solo un giorno i due vengono arrestati dalla polizia.

Mentre Nicholas racconta la verità, Gypsy cerca di scaricare tutte le colpe sul ragazzo, interpretando ancora una volta la docile bambina ingenua e innocua.  La polizia non le crede.  Durante il processo escono fuori tutte le documentazioni mediche che provano gli abusi di Dee Dee verso la figlia, accettando un patteggiamento Gypsy sconterà solo dieci anni per omicidio di secondo grado. Nicholas è invece condannato all’ergastolo per omicidio di primo grado.