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“Serenata per chi è nervoso”: Luca Carocci racconta il nuovo album

È prevista per il prossimo venerdì 15 ottobre l’uscita del nuovo disco di inediti di Luca Carocci, dal titolo Serenata per chi è nervoso. A giugno il singolo Ogni volta che dormo da sveglio ha anticipato l’uscita del nuovo lavoro discografico. Serenata per chi è nervoso è il terzo album firmato da Luca Carocci, interamente prodotto artisticamente dallo stesso. Nei brani figura anche la presenza di voci come Ilaria Graziano, Alessandro Pieravanti e la partecipazione di musicisti come Roberto Angelini, José Ramon Caraballo Armas e Andrea Ruggiero.

Il nuovo disco arriva dopo l’ottimo riscontro del precedente lavoro Missili e Somari del 2016. L’album aveva visto la produzione esecutiva di Pietro Sermonti e artistica di Filippo Gatti. Inoltre il lavoro vantava la presenza di ospiti d’eccezione tra cui Roberto Angelini, Margherita Vicario, Fabio Rondanini, Francesco Forni e Bianco.

Luca carocci è un cantautore evocativo e mai scontato. È autore, musicista, produttore e compositore: tra le ultime colonne sonore realizzate figurano le musiche originali del film Va Bene Così (2021) di Francesco Marioni. La sua scrittura delicata e sognante si muove tra suoni caldi e avvolgenti.

Luca Carocci racconta le tracce di Serenata per chi è nervoso

01_TU MI RICORDI L’ESTATE …ma attento a non spostare troppo il peso, rischi di restare appeso ad ogni tipo di divieto…

«Spesso, i luoghi sono come le persone per me, con la differenza che non puoi messaggiarti o telefonare ad un luogo, ci devi andare, devi muoverti, ti ci devi dedicare. Poi un giorno incontri una persona che è come un luogo, e l’unico modo per raggiungerla, è diventare se stessi».

02_ASPETTERÒ FEBBRAIO …mi tolgo dalla maschera che porto tutto l’anno, questa nuvola di fumo…

«Ho pensato alla consapevolezza, alla bellezza dell’essere diversi, definiti, non uniformati…e alla bellezza di essere unici, alla forza di sapersi ascoltare, al dovere di riconoscersi e alla curiosità di riconoscere finalmente nel diverso, un’opportunità. Ecco perché ho scelto il carnevale, una delle ricorrenze presa troppo alla leggera, l’unico giorno in cui si rende tangibile e si sdogana il concetto di maschera».

03_L’INSUCCESSO MI HA DATO ALLA TESTA

«L’insuccesso mi ha dato alla testa è un inno alla libertà…ho voluto dar voce alla parte di me più leggera ma allo stesso tempo meno imbrigliata da dinamiche, che spesso ci incastrano in un “noi” statico, che osa poco, che non vuole uscire da binari stilistici, che in qualche modo, col tempo, diventano caratterizzanti. L’arte è espressione, non compiacimento, tanto meno di noi stessi. Riportare la felicità ad essere non un punto di arrivo, ma di partenza».

04_LA PARTE DI ME …fuggire per sembrare…restare per sentirsi liberi…

«L’assenza che fa rumore, spesso la nostra. La difficoltà nell’ammettere di aver capito, il braccio di ferro continuo tra l’orgoglio e la semplicità di uno sguardo. Mi sono perso…è arrivato il momento di cercare».

05_IL SEGNO DEL COSTUME …che il gesto di un abbraccio, è il volo di un ginnasta…e che l’amore non mi basta…

«Il mezzo dell’apparire, che diventa fine ultimo. Lasciare che siano gli altri a definire i contorni delle nostre giornate, il colore dei nostri ricordi. In realtà i ricordi sono azioni che abbiamo lanciato nel futuro, domande a cui non siamo ancora riusciti a rispondere, per fortuna».

06_OGNI VOLTA CHE DORMO DA SVEGLIO Ogni volta che scendo all’inferno, mi ritrovo a guardarmi allo specchio

«Questa frase rappresenta buona parte del tempo che passo con me stesso. La ricerca infinita verso l’ignoto. La ricerca di qualcosa che è dentro di noi, che se cercata, si palesa e diventa strada, cammino. Inevitabile se si vuole entrare in contatto con gli altri, con le loro preziose differenze, che sanno sempre di più di opportunità. La consapevolezza che diventa semplice sincerità, l’abbandonarsi a noi stessi, alle nostre reali esigenze e alla gioia della sensibilità».

07_ROMA/MILANO …tu mi aspetti nei luoghi comuni sempre troppo affollati

«Tutto può coesistere, tranne chi esclude».

08_SERENATA PER CHI È NERVOSO

«La canzone che dà il titolo all’album. La dedica è a chi semina senza raccogliere, a chi sente il vento sulla faccia, a chi ha smesso di crederci perché lo sapeva già. A te amico mio, che non smetterai mai di esserci».