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Spaesaggi Festival, un viaggio tra musica e multiculturalismo

È stata presentata in conferenza stampa la prima edizione di “Spaesaggi festival”, la manifestazione culturale organizzata dal Comune di Grizzana Morandi e dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna.

Il festival si svolgerà dal 22 al 30 luglio nei luoghi incantati della provincia bolognese di Grizzana Morandi. La rassegna prevede 10 serate di musica e intrattenimento tra Rocchetta Mattei, Campolo e Borgo La Scola con le esibizioni, gli spettacoli e i talk di oltre 80 artisti provenienti da tutto il mondo.

Il progetto di “Spaesaggi festival”

Il festival, nato dall’unione delle parole paesaggio e spaesamento, fa parte del programma Da Campolo l’arte fa Scola, il progetto pilota finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEu e gestito dal Ministero della Cultura e dalla Regione Emilia-Romagna e mira a costruire un nuovo sistema territoriale a matrice culturale e artistica.

Su questo punto l’Assessore alla Cultura e Paesaggio Regione Emilia Romagna Mauro Felicori afferma: «È un festival bellissimo, la cultura amplia la propria proposta anche sull’Appennino con questa nuova iniziativa. Grizzana Morandi e Campolo sono fra i 20 borghi italiani scelti come prototipo su come dovrebbe svilupparsi l’Appennino tosco-emiliano. Questo territorio si svilupperà certamente con l’agricoltura e con i servizi ma soprattutto con la cultura e con la digitilizzazione.

Quest’ultima permetterà a tutti di lavorare, anche vivendo immersi nella natura; ma un ruolo importantissimo ce l’avrà una ricca offerta culturale, che farà la differenza.

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L’esperimento che facciamo qui in questi due borghi comprende anche iniziative come queste, grandi festival di musica popolare, adatti anche ad un turismo che si lega al territorio, amante delle escursioni e dell’aria pura, che sta crescendo anno dopo anno».

L’obiettivo del progetto è creare orizzonti artistici ibridi capaci di stupire ed unire culture differenti, superndo i confini spaziali attraverso l’incontro di suggestioni appartenenti a territori. Obiettivo che è sottolineato dalle parole di Carlo Maver, condirettore artistico di Spaesaggi: «Pensiamo che un festival come questo risponda bene alla nostra idea di evento culturale, che è quello di stimolare la curiosità nelle persone».

Gli spettacoli in programma

Nei giorni del festival si susseguiranno l’Africa di Salif Keita, la cumbia amazzonica psichedelica dei Los Wemblers, la musica magiara di Roby Lakatos, il Brasile raffinato e psichedelico di Vinicius Cantuaria assieme a quello più popolare di Renato Borghetti, il Giappone dell’omaggio a Sakamoto, la musica dell’orchestra ucraina Slobozhansky Youth Academic Symphony Orchestra di Kharkiv (Ucraina), il concerto onirico di Abscolta, la Napoli di Raiz, il country di Eloisa Atti e la simpatica follia delle incursioni della Banda Osiris.

Uno spazio importante sarà dato anche alla musica del territorio con il raffinato omaggio al ballo liscio, genere candidato dalla Regione Emilia-Romagna come patrimonio immateriale dell’umanità all’UNESCO, a cura di Riccardo Tesi e Claudio Carboni, fino alle pillole alchemico musicali a cui prenderanno parte tanti artisti tra cui la Heart of Italy Pipe Band, con l’idea di trasmettere lo stupore e lo “spaesaggio” di incontrare così tante suggestioni sonore.

«Il programma del primo anno di Spaesaggi è molto ambizioso – sostiene Claudio Carboni, condirettore artistico del festival -ma ci sembra va importante farlo perché anche l’Appennino deve nutrirsi di cultura e deve cercare di portare più possibile le persone a conoscerlo. Luoghi meravigliosi, dove sarà possibile mangiare, bere, ascoltare grande musica, dormire e vivere appieno questa parte di Appennino, risvegliando l’interesse per un territorio che offre perle come il Museo Morandi a Grizzana, La Scola, Campolo e la Rocchetta Mattei, da scoprire e riscoprire».

Spazio anhe alla didattica

Accanto alle esibizioni e agli incontri sulla musica, anche l’aspetto didattico rivestirà una grande importanza all’interno della manifestazione. In questo primo anno è stata infatti avviata la collaborazione con il Conservatorio G.B. Martini di Bologna per attivare stage di formazione orchestrale e bandistica.Ci sarà inoltre una giornata di formazione dedicata ai ragazzi delle bande locali con i docenti di fiati Marino Bedetti e Guido Corti.

Parallelamente si terranno stage rivolti ai tecnici audio e luci con due tra le più importanti figure professionali del settore: per quanto riguarda l’audio Stefano Melone, già collaboratore di Ivano Fossati, Fabrizio de André, Ornella Vanoni, Miguel Bosè, Fiorella Mannoia, Cristiano de André, Eros Ramazzotti e molti altri; per quanto riguarda le luci Mariano de Tassis, curatore della parte di lighting show design per Claudio Baglioni, Renato Zero, Jovanotti, Litfiba, Cesare Cremonini, Gianni Morandi e Andrea Bocelli.

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