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Bandiera blu, litorale domitio-flegreo ancora escluso

litorale domitio

Litorale domitio-flegreo ancora senza bandiere blu. Anche quest’anno la Ong danese Foundation for Environmental Education ha individuato le spiagge e i lidi più belli del mondo, assegnando la prestigiosa Bandiera blu. Nessun riconoscimento però per la Provincia di Caserta.

Una bandiera che è importante soprattutto per la stagione estiva in arrivo, dopo mesi molto complicati. I Comuni italiani ad aver ricevuto il riconoscimento sono 201. Insigniti sei Comuni in più rispetto al 2020. Lo scorso anno erano stati 195 i Comuni premiati. I nove non confermati sono stati compensati dalle quindici new entry. Stesso destino per i porti turistici: 81 quelli premiati quest’anno rispetto ai 75 dello scorso anno. È targato Italia, invece, il 10% delle spiagge premiate a livello mondiale. Il territorio italiano ospita le 416 spiagge più belle del mondo.

La bandiera blu è assegnata da una giuria che valuta i luoghi attraverso 32 specifici criteri. Questi non coinvolgono soltanto la qualità e pulizia delle acque. Ad essere presi in considerazione sono i servizi offerti e la cura della zona. Grande attenzione è rivolta anche alla gestione dei rifiuti, all’efficienza degli impianti di depurazione. Gli arredi urbani, l’assenza di barriere architettoniche, la presenza di strutture alberghiere sono ugualmente valutati.

Liguria Regione più premiata; la Campania è seconda

La Regione che ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti è la Liguria, con 32 bandiere blu. A seguire, la Toscana che colleziona 17 bandiere blu, con 3 uscite. Il Lazio, invece, ha ottenuto 11 bandiere blu, di cui due nuove località: Fondi e Minturno. Resta esclusa anche quest’anno Formia, località che da un punto di vista turistico sembra non ottenere grossi consensi dalla Ong danese.

Per quanto riguarda la Campania, invece, sono 19 le bandiere blu assegnate, con un nuovo ingresso e un’uscita. Tutte le località premiate rientrano nei territori delle province di Napoli e di Salerno. Nessun riconoscimento per Baia Domizia, né per Mondragone.

Eppure le problematiche che hanno impedito il riconoscimento del litorale domitio sono ben note.

Non a caso tra i Grandi Progetti della Regione Campania previsti dal Programma operativo regionale 2014-2020 era compresa proprio la riqualificazione del litorale domitio. Il progetto, denominato La bandiera blu del Litorale Domitio, prevedeva l’investimento dicirca 80 milioni di euro. Ai Comuni di Francolise, Sessa Aurunca, Carinola e Cellole era destinata la porzione più grande del finanziamento, circa 45 milioni di euro.

Il progetto mirava al miglioramento della balneabilità del litorale domitio, soprattutto nell’area compresa tra Mondragone e Sessa Aurunca. E molto interessanti sono anche i tipi di intervento suggeriti dalla Regione (e sostenuti dall’Unione Europea, poiché più del 70% del finanziamento proviene proprio da questa). Il POR 2014-2020 distingueva gli interventi in due tipologie. La prima era destinata all’integrazione del sistema fognario e di quello drenante per il collegamento delle nuove aree agli impianti di depurazione esistenti. La seconda, invece, prevedeva la costruzione di una nuova rete di depurazione. Questa avrebbe dovuto assicurare il servizio alle aree sprovviste di queste infrastrutture, realizzando anche i relativi collegamenti fognari.

Il termine dei lavori era previsto per gennaio 2019. A luglio 2020 la Regione Campania aveva avviato un procedimento di occupazione di urgenza relativo ad alcune zone dei territori di Cellole e Carinola. Il procedimento però richiedeva l’avvio di un altro programma: l’espropriazione di alcuni beni immobili ricadenti nel territorio dei Comuni di Cellole e Carinola.

Litorale domitio e la Programmazione infinita

Cittadini (e amministratori) responsabili non dovrebbero stupirsi del mancato riconoscimento della Bandiera blu. Dovrebbero chiedersi dove ha condotto questa programmazione iniziata molti anni fa. La prima fase del progetto La bandiera blu del Litorale Domitio fu infatti compresa nella programmazione 2007-2013. Ai Comuni di Cellole e Mondragone era chiesto di realizzare collegamenti tra aree fortemente urbanizzate e il sistema di depuratori già esistente. Obiettivo era quello di eliminare lo sversamento in canali e fossi che raggiungono direttamente il mare. Il Comune di Celloleera chiamato a intervenire per Baia Domizia Nord. Il Comune di Mondragone, invece, per Pescopagano, Levagnole e Rione   Amicizia.

Un altro tipo di interventi riguardava la realizzazione di una nuova rete di impianti di depurazione nelle aree interne. Queste, pur essendo dotate di un sistema fognario, non erano servite da impianti di trattamento dei reflui, inviando così i reflui drenati in canali o fossi. Quindi direttamente in mare. Il Comune di Sessa Aurunca era chiamato a intervenire per l’area collinare posta tra il centro, il Monte Massico fino al litorale domitio, e le aree urbane poste lungo il versante nord (lato Fiume Garigliano). Per i borghi di Centore e Casamare incaricato dell’intervento era il Comune di Cellole. Una serie di interventi, quindi, per i quali la Regione aveva stanziato diversi milioni di euro. Per la precisione, al Comune di Cellole 12,5 milioni, al Comune di Mondragone 17,5 milioni e al Comune di Sessa Aurunca 19,2 milioni di euro.

Probabilmente l’eccesso di burocrazia sta soffocando lo sviluppo di un territorio che, nonostante le numerose bellezze natuali, non riesce a spiccare il volo.