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Assunzioni ausiliari del traffico a Cellole: è scontro

CELLOLE – Discussa nel Consiglio Comunale svolto oggi pomeriggio l’interrogazione presentata dalla minoranza il 16 giugno 2021. I consiglieri di minoranza chiedevano sostanzialmente chiarimenti sulle assunzioni degli ausiliari deputati al controllo della regolarità della sosta.

Che gli animi si sarebbero scaldati era evidente fin dai primi momenti. Anche in occasione della discussione su precedenti punti all’ordine del giorno si era palesata la tensione tra il Sindaco e i consiglieri di minoranza.

Come era prevedibile, il Sindaco Dott. Guido Di Leone si è limitato a precisare che il servizio della sosta a pagamento è gestita da una società privata. In quanto tale, il reclutamento del personale non è di competenza dell’ente comunale.

«Non possiamo dire noi alla società chi assumere. Sul sito della società – spiega il Sindaco –  è presente la sezione “Lavora con noi”. Avranno fatto un reclutamento, qualche giovane di Cellole si sarà interessato ed è stato reclutato. Ringrazio tutti gli ausiliari impegnati a far rispettare le regole». La risposta, in effetti non la migliore che si potesse dare, non ha soddisfatto la minoranza.

Compasso su ausiliari: “Dov’è finita la trasparenza?”

Da qui è iniziato un acceso dibattito tra la capogruppo di minoranza, avv. Cristina Compasso, e il primo cittadino. Ad essere onesti l’atteggiamento passivo della minoranza nelle occasioni precedenti iniziava a pesare. «Se la ditta non era in grado di garantire con propri dipendenti il servizio, il comandante di Polizia Municipale avrebbe dovuto provvedere a indire una selezione pubblica trasparente», rincara la Compasso. «Invece non sono stati pubblicati avvisi nessuno conosce i criteri di scelta e di merito. Se fosse stata indetta una selezione pubblica molti concittadini avrebbero potuto partecipare. Molti che avrebbero avuto i titoli sono stati invece esclusi. Questo è gravissimo».

Una situazione che, secondo le dichiarazioni della Compasso, sarebbe aggravata dalla presenza tra gli assunti di persone legate da vincoli di parentela agli amministratori.

«Dov’è finito il concetto di trasparenza?», chiede la Compasso a Di Leone invitando alle dimissioni gli assessori direttamente coinvolti.

Se la vicenda vi ricorda un episodio accaduto qualche anno fa sappiate che non vi sbagliate. E chi in quel caso diede una risposta simile a quella definita oggi insoddisfacente siede proprio nelle stesse file dell’opposizione.

«Non possiamo perdere tempo con palcoscenici», risponde Di Leone. Intanto non viene però data risposta agli interrogativi iniziali. Al di là dello scontro squisitamente politico messo in atto oggi pomeriggio, infatti, forse qualche risposta ai cittadini andrebbe data. La tendenza a sottrarsi a domande che ogni cittadino potrebbe porsi non fa onore agli amministratori. Proprio perché, come evidenziato dal primo cittadino, in questo piccolo paese ci conosciamo tutti. Se davvero si vuole rendere Cellole una città e non un paesello si dovrebbe ripartire innanzitutto dalla trasparenza e dai valori di cui è fin troppo semplice farsi promotori soltanto durante la campagna elettorale.